EDOARDO BOVE⚠️IL PROBLEMA È MOLTO SERIO E GRAVE⚠️
Non possiamo più improvvisarci soccorritori senza aver la minima idea di cosa stia accadendo e delle più elementari manovre di soccorso.
Intanto porgiamo i nostri migliori auguri di completa guarigione al giovane Bove che sappiamo già essere, per fortuna, fuori pericolo. E questa è certamente la cosa più importante.
Ma torniamo all’accaduto.
Per l’ennesima volta abbiamo assistito in diretta televisiva ad un malessere di un calciatore che, in assenza di traumi, crolla a terra privo di coscienza.
In un qualsiasi corso di RIANIMAZIONE CARDIO POLMONARE davanti ad una situazione simile L’UNICA COSA DA FARE sarebbe la valutazione del respiro e, per gli addetti ai lavori, la valutazione del polso.
In assenza di coscienza e respiro spontaneo -e quindi di polso- BISOGNA IMMEDIATAMENTE INIZIARE LE MANOVRE DI RCP (rianimazione cardio polmonare) ovvero il massaggio cardiaco esterno alternato alle insufflazioni d’aria. Successivamente, ma il prima possibile, è fondamentale l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) che -se necessario- annulla l’eventuale aritmia cardiaca e ripristina il naturale ritmo cardiaco.
NESSUN PROTOCOLLO, NESSUNA LINEA GUIDA PREVEDE L’APERTURA DELLA BOCCA E L’ESTRAZIONE DELLA LINGUA MANUALEMNTE DA PARTE DEL SOCCORRITORE.
Tale operazione oltre ad essere inutile potrebbe essere invece dannosa per la vittima e nel caso del sospetto di crisi epilettica (come si era ipotizzato inizialmente per il calciatore Bove) decisamente pericolosa per l’integrità delle dita del soccorritore.
Ma ciò che sconforta ancor più della mancanza di conoscenza di manovre rianimatorie tra i vari calciatori….è l’amplificazione del messaggio errato che autorevoli testate giornalistiche conferiscono a queste manovre gridando al miracolo del salvataggio ESTRAENDO LA LINGUA. Per i non addetti ai lavori, questa sarà diventata un super manovra da attuare in caso di necessità se un parente o un amico dovesse avere un malore. SBAGLIATO.
DOBBIAMO TUTTI LAVORARE SULLA NOSTRA CULTURA DEL SOCCORSO.
DOBBIAMO SVILUPPARE E DIFFONDERE LE MANOVRE DI RIANIMAZIONE CARDIO POLMONARE E L’UTILIZZO DEL DEFIBRILLATORE affinché non si vedano più queste scene assurde e ridicole di soccorso.
Non serve essere medici infermieri o soccorritori professionisti per praticare una rianimazione cardio polmonare.
Partecipare ad un corso di BLSD è oggi dovere morale. Non deve obbligarci una legge o il datore di lavoro. Serve solo consapevolezza del problema e conoscenza delle manovre.
CONOSCERE PER SALVARE.
Dott.E.Miuccio